Musicoterapia: cos’è e quale impatto può avere sul nostro benessere
La musica in tutti i suoi generi e con tutte le sue melodie ha un forte impatto sulle nostre emozioni e sui nostri stati d’animo. Ciò è stato riconosciuto ampiamente dalla scienza che la ritiene una terapia complementare per diversi tipi di patologie. Questo vuol dire che la musica non può certamente sostituire la medicina, ma può in molti casi migliorare la salute dei pazienti diminuendo il percorso della convalescenza e l’intensità delle terapie e dei trattamenti relativi.
La musicoterapia è una disciplina che utilizza la musica ed i suoni come strumenti psicoterapeutici per rieducare, curare condizioni patologiche e parafisiologiche. Essa stimola le potenzialità delle persone migliorando le capacità psicofisiche, sociali, cognitive ed emotive. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità essa ha un impatto psicologico, sociale e relazionale che valorizza anche in assenza di particolari problemi di salute le risorse personali, l’autonomia e la capacità di agire responsabilmente, ciò attraverso la sua multidimensionalità orientata alla costruzione di una cultura della promozione della salute e del benessere.
La musica, si sa, è molto varia: si passa dalle note rilassanti della musica classica a quelle più moderate della musica pop fino a quelle più stimolanti della musica dance e rock, attraversando poi mondi trasversali che ci inducono alcune sensazioni piuttosto che altre: un brano calmo ci aiuta a rilassarci, uno più movimentato ci dà la carica. La musica è peraltro ormai fruibile da tutti attraverso modalità estremamente semplici e poco costose.
Benefici della musicoterapia
sostegno delle funzioni cognitive
stimolo delle capacità motorie
impatto positivo sulla qualità della vita e sullo sviluppo delle emozioni
incremento delle abilità sociali
riduce i sintomi della schizofrenia e della demenza
stimola l’interazione sociale in caso di autismo
attenua la tendenza all’emarginazione
diminuisce il senso di ansia poiché riduce i livelli di cortisolo, ormone dello stress
attenua la percezione del dolore
allenta gli stati depressivi
utile in caso di disturbo bipolare
facilita i rapporti interpersonali
aumenta l’autostima e la realizzazione di sé
stimola la consapevolezza del problem solving
determina cambiamenti psicofisici dell’individuo
riduce la pressione arteriosa e regola il battito cardiaco
permette alle persone affette da disabilità di attivare, attraverso questo canale non verbale, vie alternative di comunicazione.
La lista è lunga…
La musicoterapia è presente in ogni età della nostra vita, è utile a partire dal grembo materno - poiché il benessere che da essa scaturisce per la mamma agisce poi anche nel piccolo - fino ad arrivare all’adolescenza, ad adulti ed anziani che, attraverso di essa, affrontano più facilmente malattie come Alzheimer e Parkinson e trovano benefici ai dolori derivanti dalla vecchiaia e dal processo degenerativo.
La musicoterapia può avere un ruolo attivo o passivo: il benessere si produce in automatico cantando o suonando in prima persona o invece ascoltando, in modo che l’attenzione, la concentrazione, la memoria e tutte le funzioni neurocognitive si attivino: le note musicali producono endorfine che agiscono positivamente sul tono dell’umore. D’altronde non è solo il campo medico a sfruttare i benefici terapeutici della musica. La ritroviamo infatti nelle bande militari, che la usano per infondere fiducia e coraggio; anche semplicemente nei centri commerciali, per invogliare i clienti agli acquisti; o durante le manifestazioni sportive per suscitare entusiasmo; la ninnananna calma i bambini accompagnandoli più facilmente al sonno; o ancora la utilizziamo durante le nostre sessioni sportive per caricarci ed aumentare la velocità e la resistenza allo sforzo.
La musica è dunque terapeutica anche nelle nostre vite quotidiane: una canzone è in grado di evocare ricordi, riportarci precisamente con il pensiero a luoghi frequentati, profumi, ricondurci ad eventi, persone, emozioni sensazioni…
La World Federation of Music Therapy ha stilato una lista dei principali effetti benefici che la musica può avere sull’essere umano:
favorire la comunicazione
riequilibrare l’umore
facilitare l’apprendimento
intervenire sulla motricità
migliorare il modo in cui ci esprimiamo
sviluppare il senso di organizzazione
obiettivi terapeutici
La Federazione Mondiale di Musicoterapia ne da questa precisa definizione: “Fine e beneficio della musicoterapia è sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell’individuo in modo tale che possa migliorare l’integrazione intra e interpersonale e, di conseguenza, possa migliorare la qualità della vita grazie ad un processo preventivo, riabilitativo, terapeutico”.
La musica è presente nelle culture di ogni popolo fin dall’antichità. Siamo pieni di scritti antichi che indicano chiaramente il potere dei suoni e la loro funzione fondamentale nel guarire il corpo e la mente.
Essa ha da sempre un linguaggio universale; è un mezzo di comunicazione interculturale che riesce ad unire le persone di qualsiasi posto del mondo in pochissimi istanti, con la stessa forza e le stesse potenzialità emotive.
Allargando il concetto di musica prodotta dall’uomo si arriva facilmente a quella prodotta invece dalla natura. Uno studio condotto dai ricercatori della Carleton University, della Michigan State University, della Colorado State University e del National Park Service americano pubblicato sulla rivista Pnas ha dimostrato che i suoni naturali hanno notevoli benefici per la salute.
Il suono dell’acqua che scorre dei fiumi, delle cascate, il cinguettio degli uccelli, il fruscio degli alberi… La ricerca è stata condotta facendo ascoltare le registrazioni ottenute in 251 diversi siti naturalistici di 66 parchi nazionali degli Stati Uniti dove ci sono prettamente suoni naturalistici e una quasi totale assenza di suoni di origine antropica. I risultati sono stati completamente positivi. Tutti coloro che hanno partecipato a questa ricerca hanno riportato effetti benefici a livello psicofisico: ascoltare i suoni della natura comporta diminuzione del dolore, dello stress, miglioramento complessivo dell’umore e prestazioni cognitive più performanti.
Allo stesso modo il canto delle balene, come anche il verso dei delfini, sono strettamente legati ai ben noti effetti positivi della musica. Essi sono in grado di suscitare armonia, benessere e pace dell’anima: da essi derivano richiami ancestrali che riattivano in noi frequenze che mettono in connessione corpo, emozione e spirito consentendo il loro allineamento; ne consegue una connessione con la Vita che ci fa ridimensionare le difficoltà quotidiane da cui scaturiscono consapevolezza e mentalità positiva.
Numerosi studi scientifici certificano dunque il benessere derivante dalla musica in generale, intesa come brani canzoni strumenti o anche suoni della natura.
Abbiamo sempre rimarcato l’importanza di passeggiare in un bosco, un parco piuttosto che in riva al mare perché la luce solare, l’aria aperta, hanno immediati effetti benefici sul nostro umore. Adesso proviamo ad utilizzare, oltre alla vista, anche il nostro udito: mettiamoci in ascolto dei suoni della natura perché questi aggiungeranno ulteriori effetti terapeutici potenti, utilissimi al raggiungimento di un ottimale stato di benessere psico-fisico.
Dobbiamo sempre ricordarci di sostenere il nostro benessere psicofisico utilizzando quanto più possibile gli strumenti che abbiamo a nostra disposizione. A volte I livelli di stress diventano troppo elevati; siamo peraltro alle porte dell’inverno che porta con sé un automatico senso di depressione causa diminuzione delle ore di luce e responsabilità che si fanno più pressanti. Quando la fatica si fa troppo intensa è bene ricorrere ad un’integrazione. Da questo punto di vista il magnesio è un ottimo aiuto poiché è vero scrigno di benessere mentale, oltre che fisico, poiché stimola la produzione di serotonina, un’endorfina che agisce sui settori specifici del cervello e svolge un’azione antidepressiva e stabilizzante del nostro umore.
In cucina lo troviamo in:
cioccolato;
verdure verdi fresche (è un elemento essenziale della clorofilla); legumi e cereali integrali (l’80% viene rimosso dalla raffinazione)
mele
noci
mandorle
banane
La sua formula liposomiale ne assicura il massimo assorbimento garantendo la normale funzione psichica, il funzionamento del sistema nervoso; sostiene le funzioni cerebrali, migliora la memoria e facilita l’apprendimento; ottimo regolatore degli sbalzi d’umore, viene spesso impiegato per combattere addirittura la depressione.
La sua carenza può invece portare a disturbi cardiaci, vascolari, respiratori, mancanza di concentrazione, di memoria, affaticamento mentale, scarsa lucidità, nervosismo, calo del tono dell’umore, crampi.
Dunque, una corretta integrazione di magnesio può aiutarci ad avere le giuste e necessarie forze fisiche e mentali per rimanere centrati sui nostri obiettivi.
Il ritmo delle nostre giornate è spesso frenetico, lasciamo che la musica ci accompagni per rendere tutto più armonioso e meno faticoso.
Stay tuned, listen to music!
Riferimenti
Proceedings of the National Academy of Sciences https://www.pnas.org/content/118/14/e2013097118
A synthesis of health benefits of natural sounds and their distribution in national parks
Rachel T. Buxton https://orcid.org/0000-0002-2772-8435 Rachel.Buxton@colostate.edu, Amber L. Pearson https://orcid.org/0000-0002-8848-1798, Claudia Allou https://orcid.org/0000-0001-8478-0048, +1 , and George Wittemyer https://orcid.org/0000-0003-1640-5355
Edited by Arun Agrawal, University of Michigan, Ann Arbor, MI, and approved February 5, 2021 (received for review June 24, 2020)
Dott.ssa Mariachiara Ruggiero
Sociologist & Victory Mental Performance Coach
Victory Mental Performance Coaching – The art of enhancing the mind and turning doubts and anxieties that hinder performance into strengths and motivators.